Canali Minisiti ECM

Carboidrati e grassi saturi proteggono il cuore

Nutrizione Redazione DottNet | 18/10/2021 13:55

Il consumo moderato riduce il rischio di malattie cardiovascolari

Buone notizie per chi ama i carboidrati e non si preoccupa troppo di evitare i grassi saturi. Secondo un'ampia ricerca australiana proteggono dal rischio di subire un infarto.  Lo studio dell'Università Monash di Melbourne, pubblicato sul British Medical Journal, su 10.000 donne australiane che sono state seguite per 15 anni e il cui consumo di carboidrati costituiva fra il 41 e il 44% della dieta ha rivelato che avevano un rischio minore di malattie cardiache rispetto a chi consumava livelli minori di carboidrati.

Lo studio si aggiunge alle crescenti evidenze secondo cui sono fuorvianti gli 'storici' consigli di salute che si concentrano nell'evitare i grassi saturi. "Forse - scrive Sarah Zaman del Centro ricerche cardiovascolari dell'università stessa - abbiamo demonizzato un po' troppo i grassi saturi. Ora abbiamo evidenze che non vi è un legame rilevabile con le malattie cardiache". Le donne la cui dieta conteneva tra il 41 e il 44% di carboidrati avevano una probabilità ridotta del 44% di malattie cardiovascolari.

pubblicità

Chi mangiava una proporzione molto alta o bassa di carboidrati aveva una salute meno buona. Mangiare una quantità moderata di carboidrati comporta un rischio ridotto del 79% di contrarre il diabete di tipo 2 e tra l'86 e il 99% minore di ipertensione e di obesità. I risultati contraddicono molta della storica ricerca epidemiologica che supportava un legame tra grassi saturi e malattie cardiovascolari. Al contrario, i risultati confermano recenti meta-analisi, secondo cui i grassi saturi non hanno relazioni significative con la mortalità totale o con malattie cardiovascolari. Mentre la causa di tale incongruenza nella letteratura medica è poco chiara, si ipotizza che i passati studi abbiano trascurato il ruolo delle fibre che aiutano a prevenire la formazione di placche nelle arterie.

"Le evidenze indicano che dovremmo concentrarci meno su principi nutritivi specifici e più sulla dieta nel suo insieme", aggiunge Zaman. "La migliore dieta è quella che incorpora cereali integrali, verdure e frutta, proteine sane come pesce, legumi, noci e semi, latte non aromatizzato e yoghurt. Raccomandiamo ancora di concentrarsi su scelte di grassi sani".

Commenti

I Correlati

L’iniziativa è nata da una collaborazione tra la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale Milano, i medici dell’Heart Valve Center dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e la Fondazione Alfieri per il Cuore

Maria Pia Hospital di Torino riferimento per la cardiochirurgia e per le procedure “bloodless”, che permettono un risparmio di sangue con vantaggi per il paziente Ad eseguire l’intervento è stata l’équipe guidata dal dott. Mauro Del Giglio

Allo studio sulla relazione tra malnutrizione e riabilitazione dopo un ictus il Premio Gianvincenzo Barba al Congresso Nazionale SINU

Pù proteine vegetali, arrivano i nuovi valori per tavole sane

Ti potrebbero interessare

Allo studio sulla relazione tra malnutrizione e riabilitazione dopo un ictus il Premio Gianvincenzo Barba al Congresso Nazionale SINU

Pù proteine vegetali, arrivano i nuovi valori per tavole sane

Solo il 7% consuma le consigliate 5 porzioni al giorno di frutta e verdura

Dieta Mediterranea, genere e microbiota intestinale influenzano una delle più diffuse patologie croniche

Ultime News

Presentato presso la Camera dei deputati un innovativo modello, sviluppato da C.R.E.A. Sanità con il contributo di Roche Italia, che valuta i costi-benefici e la sostenibilità dello screening polmonare nel nostro Paese

Ciccozzi: "Con la sua capacità di causare focolai significativi tra gli uccelli e il potenziale di trasmissione agli esseri umani, richiede una vigilanza costante e un'efficace risposta coordinata"

“La professione medica rimane sostanzialmente refrattaria a modelli organizzativi improntati a criteri meramente economici"

I medici di famiglia della Fimmg lanciano un appello alla popolazione, in particolare alle persone anziane e fragili, affinché adottino misure precauzionali per proteggersi ed evitare di dover ricorrere al pronto soccorso